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Enea: gli interventi sui condomìni sono il 13% del totale. In Lombardia, Veneto e Lazio il maggior numero dei cantieri aperti

Il Superbonus smuove investimenti per circa 5,7 miliardi di euro. È quanto emerge dai dati, aggiornati al 31 agosto 2021, diffusi da Enea.

Superbonus, 4844 cantieri nei condomìni

Dai dati nazionali complessivi emerge che le asseverazioni complessivamente presentate sono 37.128. Quelle per gli interventi in condominio sono 4844 e rappresentano il 13% del totale. Le asseverazioni per lavori sugli edifici unifamiliari sono 19.072, cioè il 51,4% del totale e quelle relative alle unità immobiliari funzionalmente indipendenti ammontano a 13.212, attestandosi al 35,6%.

Prendendo in considerazione l’ammontare degli investimenti totali, la situazione cambia. Nei condomìni gli investimenti ammontano a 2,6 miliardi di euro (quasi il 47% del totale), negli edifici unifamiliari a 1,8 miliardi (33%) e nelle unità immobiliari indipendenti a 1,2 miliardi (20,4%). Nei condomìni, l’investimento medio ammonta a 547mila euro, negli edifici unifamiliari a 98mila euro e nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti a quasi 88mila euro.

Dal momento che i lavori in condominio sono in grado di movimentare investimenti più consistenti e che proprio i condomìni, soprattutto se datati, sono maggiormente energivori, bisognerebbe alzare l’asticella oltre il 13%. Fino ad ora gli interventi sui condomìni sono stati scoraggiati delle difficoltà legate alla delibera dei lavori e alla burocrazia.

Superbonus e CILAS

Un miglioramento, in tal senso, arriverà quasi sicuramente grazie all’introduzione del modello CILAS. Il modello è stato approvato all’inizio di agosto, quindi si può prevedere che i prossimi dati registreranno gli effetti di questa semplificazione.

Ricordiamo infatti che gli interventi di efficientamento energetico e i lavori antisismici incentivati con il Superbonus, anche se realizzati su parti strutturali e prospetti, sono considerate manutenzioni straordinarie e possono essere realizzati con una Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA). Sono esclusi da questa semplificazione gli interventi realizzati mediane demolizione e ricostruzione.

La CILA deve attestare gli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione. Per gli immobili più datati, è sufficiente attestare che la costruzione dell’edificio è stata ultimata prima del 1° settembre 1967.

I tecnici non devono verificare e attestare lo stato legittimo dell’immobile, anche se resta impregiudicata la possibilità di segnalare eventuali irregolarità nelle sedi opportune. Questo semplifica molto la realizzazione dei lavori nei condomìni, dove negli anni possono essersi stratificate irregolarità che, anche se lievi, potrebbero impedire l’avvio dei cantieri.

Le eventuali varianti in corso d’opera possono essere comunicate a fine lavori e costituiscono una integrazione della CILA presentata. Per facilitare l’attività dei progettisti, è stato diffuso il modulo unico CILAS, appositamente studiato per i lavori relativi al Superbonus.

Superbonus, i dati delle Regioni

Oltre ai dati nazionali, Enea ha analizzato le richieste presentate in tutte le Regioni. Le Regioni col maggior numero di asseverazioni presentate sono Lombardia (5116), Veneto (4628) e Lazio (3704).

Anche a livello locale, le asseverazioni relative agli interventi nei condomìni sono nettamente inferiori a quelle relative ad edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti, ma l’importo degli investimenti ammessi alle detrazioni è superiore.

 

Fonte: edilportale.com

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