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Al fine di favorire gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, sono assegnati ai comuni contributi per investimenti nel limite complessivo di 300 milioni di euro per l’anno 2022.

Possono richiedere i contributi:

  1. i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti che, in forma associata, presentano una popolazione superiore a 15.000 abitanti, nel limite massimo di 5.000.000 di euro. La domanda è presentata dal comune capofila;
  2. i comuni che non risultano beneficiari delle risorse attribuite con il decreto del Ministero dell’interno, di cui all’articolo 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 gennaio 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 56 del 6 marzo 2021, nel limite massimo della differenza tra gli importi previsti dall’articolo 2, comma 2, del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e le risorse attribuite dal predetto decreto del Ministero dell’interno, e cioè:
    • 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti;
    • 10.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti;
    • 20.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100.000 abitanti e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.

Gli enti dovranno comunicare le richieste di contributo per singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi pubblici al Ministero dell’interno entro il termine perentorio del 31 marzo 2022.

La richiesta deve contenere:

  1. la tipologia dell’opera;
  2. il quadro economico dell’opera, il cronoprogramma dei lavori, nonché le informazioni riferite al codice unico di progetto (CUP) e ad eventuali forme di finanziamento concesse da altri soggetti sulla stessa opera. La mancanza dell’indicazione di un CUP valido ovvero l’errata indicazione in relazione all’opera per la quale è chiesto il contributo comporta l’esclusione dalla procedura;
  3. nel caso di comuni in forma associata, l’elenco dei comuni che fanno parte della forma associativa.

La tipologia dell’opera può essere relativa a:

  • manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche comprese la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree;
  • miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
  • mobilità sostenibile;

L’ammontare del contributo attribuito a ciascun comune è determinato con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, da adottare entro il 30 giugno 2022.

Qualora l’entità delle richieste pervenute superi l’ammontare delle risorse disponibili, l’attribuzione è effettuata a favore dei comuni che presentano un valore più elevato dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM). Nel caso di forme associate è calcolata la media semplice dell’IVSM.

Il comune beneficiario del contributo è tenuto ad affidare i lavori entro i termini di seguito indicati, decorrenti dalla data di emanazione del decreto:

  • per le opere il cui costo è inferiore a 2.500.000 euro l’affidamento dei lavori deve avvenire entro quindici mesi;
  • per le opere il cui costo è superiore a 2.500.000 euro l’affidamento dei lavori deve avvenire entro venti mesi.

Nel caso di mancato rispetto dei termini, il contributo è revocato con decreto del Ministero dell’interno.

I risparmi derivanti da eventuali ribassi d’asta sono vincolati fino al collaudo ovvero alla regolare esecuzione e possono essere successivamente utilizzati dal medesimo ente beneficiario per ulteriori investimenti e per le medesime finalità, a condizione che gli stessi siano impegnati entro sei mesi dal collaudo ovvero dalla regolare esecuzione.

I contributi assegnati verranno erogati dal Ministero dell’interno agli enti beneficiari nel seguente modo:

  • 20% previa verifica dell’affidamento dei lavori entro i termini;
  • 70% sulla base degli stati di avanzamento dei lavori così come risultanti dal sistema di monitoraggio;
  • 10% previa trasmissione al Ministero dell’interno del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato per i lavori dal direttore dei lavori, ai sensi dell’articolo 102 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. I relativi passaggi amministrativi sono altresì rilevati tramite il sistema di monitoraggio.

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