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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) focalizza sempre di più l’interesse ad erogare finanziamenti previsti per gli obiettivi inerenti alla prima Missione, con lo scopo di promuovere e sostenere la transizione digitale, sia nell’ambito della pubblica amministrazione sia nel settore privato e sostenere l’innovazione del sistema produttivo.

Relativamente alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione il piano prevede di rafforzare le infrastrutture digitali della PA e di facilitare la migrazione al cloud. Infatti, lo scopo è quello di trasferire applicazioni, dati e infrastrutture in sede nel cloud, il quale rende le risorse di calcolo fruibili all’esigenza, senza la necessità di una gestione attiva da parte dell’utente che lo utilizza.

Al fine di rendere meno ostico l’accesso ai fondi PNRR, nel 2021 il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale – Dipartimento per la trasformazione digitale ha dato origine al portale PA Digitale 2026, dove si può accedere alle risorse stanziate dal piano.

Per una corretta realizzazione degli interventi il DTD ha optato all’utilizzo di Avvisi pubblici a lump sum attraverso cui gli enti destinatari, in relazione alla loro dimensione e tipologia, possono accedere al finanziamento attraverso soluzioni standard  con valori economici predefiniti. I principali aspetti di questa soluzione sono che:

  • I soggetti attuatori per aderire all’Avviso non presentano un progetto ma lo costruiscono scegliendo i servizi e le attività da svolgere tra una serie di opzioni offerte dalla piattaforma PAdigitale2026.
  • L’erogazione del finanziamento avviene in un’unica soluzione previa dimostrazione del raggiungimento del risultato prestabilito.
  • La piattaforma consente ai soggetti attuatori di gestire il progetto dalla fase di candidatura fino alla richiesta di erogazione dei fondi avvenuto delle attività.

Per garantire una regolare procedura di attuazione e rendicontazione e il conseguimento degli obiettivi intermedi e finali, l’Unità di Missione PNRR del Dipartimento per la trasformazione digitale, ha emanato delle linee guida, dove sono presenti tutte le informazioni relative al conseguimento dei compiti e dove vengono indicate in modo dettagliato tutte le fasi di completamento, di osservazione e di verifica delle attività, necessarie per l’erogazione dei fondi, attraverso l’utilizzo della piattaforma PA digitale 2026.

In riferimento alle linee guide, il 3 febbraio 2023, c’è stato un chiarimento da parte del DTD, infatti, con l’aggiornamento delle stesse sono state introdotte importanti novità per tutte le amministrazioni locali, quali attori principali della migrazione al cloud.

La Strategia Cloud Italia, difatti prevede due modalità di migrazione:

  • A – Trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT;
  • B – Aggiornamento in sicurezza di applicazioni in cloud.

Nella modalità “A – Trasferimento”, la migrazione verso il cloud deve essere effettuata secondo una strategia Lift&Shift, conosciuta anche come rehosting, ovvero il passaggio completo dell’intero servizio su un hosting cloud, comprensivo di applicazioni e dati, senza alcuna modifica agli applicativi: l’esatta replica del servizio esistente ma in ambiente cloud.

La modalità “B – Aggiornamento”, invece, prevede che la migrazione del servizio dell’amministrazione sia effettuata con una delle seguenti strategie: repurchase/replace, ovvero la migrazione verso una soluzione nativa in cloud; replatform, nel caso venga effettuata la riorganizzazione dell’architettura applicativa; re-architect, quando viene ripensata in maniera significativa l’architettura “core” di un applicativo in ottica cloud.

L’asseverazione verrà considerata come superata positivamente anche se il servizio che doveva essere migrato in modalità “A -Trasferimento”, è stato invece migrato in modalità “B – Aggiornamento”.

Vengono quindi riconosciuti i casi virtuosi in cui l’Ente ha optato per una scelta migliorativa rispetto a quella dichiarata in fase di candidatura. Le amministrazioni coinvolte non dovranno risottomettere una nuova candidatura per far sì che il progetto venga considerato completato con successo. La valutazione positiva dell’effettiva migrazione in modalità “B – Aggiornamento” non comporterà una variazione del contributo riconosciuto all’ente in fase di candidatura.

La novità riguarda quindi solo quelle situazione in cui le PA hanno scelto di procedere in una direzione migliorativa rispetto a quanto originariamente previsto durante la candidatura, e non comporterà una variazione del contributo concesso originariamente all’Ente.

    https://innovazione.gov.it/notizie/articoli/pa-digitale-2026-migrazione-al-cloud-aggiornate-linee-guida-di-asseverazione/

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