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Le gare per i servizi tecnici nel PNRR del primo trimestre del 2023, sono diminuite del 28% in numero e del 70% in valore; mentre sono aumentati i concorsi di progettazione e di idee. Questi dati emergono da un nuovo rapporto dell’OICE, l’Associazione delle imprese tecniche e delle costruzioni, sui bandi di gara per i lavori del PNRR e del PNC, pubblicato nel primo trimestre del 2023, che evidenzia un calo significativo dopo il boom di fine 2022.

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Nel periodo gennaio-marzo 2023 sono state pubblicate 797 gare per un valore di servizio di 381 milioni di euro, attivando 7,1 miliardi di euro di lavori. In particolare, 226 gare hanno riguardato la sola progettazione, il 28,4% del totale delle gare PNRR pubblicate, con un valore del servizio di 62 milioni di euro, pari al 16,3% del valore totale. Rispetto al quarto trimestre del 2022, il primo trimestre del 2023 è stato caratterizzato da una diminuzione del 28,0% del numero e del 69,9% del valore dei servizi a base di gara e da una diminuzione del 70,8% del valore del volume di lavori a cui i servizi si riferiscono.

Questa marcata flessione è giustificata dall’elevato numero di gare bandite da Invitalia a fine 2022 che, se sottratte, avrebbero dato luogo a un confronto più contenuto. Le tendenze trimestrali osservate nelle gare PNRR sono coerenti se confrontate con il trimestre precedente per tutte le gare (PNRR e non PNRR). In definitiva, “il peso delle gare PNRR in percentuale sul totale delle gare si riduce significativamente in valore, passando dal 73,6% al 31,6%”, spiega l’OICE.

Sul PNRR: Il know-how del settore privato è essenziale per gestire gli interventi.

Giorgio Lupoi, Presidente dell’OICE, ha dichiarato: “C’è stato un chiaro rallentamento nel numero di richieste pubbliche di interventi nel PNRR“. Conforta il fatto che “gli appalti di progettazione sono ancora in aumento, soprattutto per gli interventi più piccoli, il che è indice della competizione in atto per fornire progetti da mettere in gara. Tuttavia, notiamo che tra il 1° trimestre 2023 e il 4° trimestre 2022, il sostegno al RUP è diminuito drasticamente, -73,2% in termini di numero di gare bandite e -72,9% in termini di valore. Ciò significa che le amministrazioni aggiudicatrici non sono ancora consapevoli delle difficoltà che dovranno affrontare nei prossimi mesi, quando la maggior parte dei progetti sarà messa a garaSe oggi ci sono problemi a decidere quali opere debbano rimanere nel programma e quali debbano essere abbandonate, una volta fatta questa scelta ci sarà l’obbligo di rispettare tempi e costi e l’organizzazione della macchina amministrativa, dalla direzione dei lavori al collaudo, dovrà essere al massimo livello di efficienzaNon basteranno gli incentivi per i tecnici della macchina amministrativa, ma serviranno competenze e organizzazione in questo settore che il mercato potrà fornire e che la P.A. potrà ricercare al momento opportuno“.

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